Parco
Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo |
Via
Pieve di S. Siro
25044 Capo di Ponte
Tel. 0364/42140 (Parco Nacquane) |
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Al suo interno sono collocati due
grandi massi incisi dagli antichi uomini della Valle Camonica
nel corso dell'età del Rame (III millennio a.C.), probabilmente
dopo aver assistito alla frana della parete rocciosa che ha
comportato il distacco di questi due grandi massi.
Il sito, già segnalato dal geografo Laeng nel 1914 nella Guida
su Piemonte del Touring Club Italiano, è stato oggetto per molti
anni di scavi e ricerche che hanno portato alla scoperta di
frammenti di stele e,negli scavi condotti dal 2000 al 2005, è
stato portato alla luce un santuario megalitico, costituito da
un imponente recinto murario semicircolare che chiude l'area dei
Massi connotata da numerose altre stele istoriate, alcune
integre, altre frammentarie. |
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Orari apertura: fino
al 31 maggio 2006 dalle ore 14 alle 19 |
Da vedere: Massi
e stele con incisioni rupestri |
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Parco
Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina |
25044
Capo di Ponte
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Il Parco è caratterizzato da due aree
separate da un dislivello di circa 100 m. e collegate da un
antico percorso che sale lungo la dorsale.
Le incisioni rupestri qui riportate alla luce appartengono in
buona parte alla tarda età del Bronzo e del Ferro.
All'interno dell'area si snodano tre percorsi di visita:
Seradina II interessata dal percorso arancio, Seradina I e Corno
di Seradina interessata dal percorso rosso; il percorso verde
conduce al sito Ronco Felappi mentre Seradina III è visitabile
percorrendo il percorso marrone.
Il percorso azzurro è dedicato a Bedolina, il pianoro
soprastante Seradina dove sono rappresentate le cosiddette
"mappe topografiche".
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Giorno di chiusura: il
giovedì non festivo |
Orari apertura: dalle
10.00 alle 17.00 |
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Riserva Regionale Incisioni Rupestri di Ceto Cimbergo Paspardo |
Via Piana 29
25040 Ceto
Tel. 0364/433465
Fax. 0364/436315
E-mail: museo99@g3informatica.it
Web: www.arterupestre.it
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La Riserva è stata istituita nel 1983
per tutelare il patrimonio di rocce istoriate, di resti
archeologici e l'ambiente naturale dei tre comuni di Ceto,
Cimbergo e Paspardo. Si estende su un'ampia zona coperta da
boschi di castagno e betulle, con vari accessi sparsi sul
territorio. Il percorso consigliato per la visita parte dal
Museo archeologico di Nadro, posto in un edificio medievale
(all'interno sono esposti pannelli fotografici, cartine, calchi
e ricostruzioni che permettono di avere una visione generale
dell'epoca preistorica) e continua all'ingresso del parco "Foppe
di Nadro" dove si può visitare la ricostruzione di un villaggio
di capanne dell'età del ferro a grandezza reale. Le figure
incise sulle rocce sono state realizzate in un arco di tempo di
circa 6000 anni (dal Neolitico all'Alto Medioevo) e riportano
manifestazioni intellettuali e grafiche di culture molto
diverse. Le figure differiscono fra loro sia per i temi
tipologici trattati sia per lo stile di esecuzione.
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Periodo di apertura: tutto
l'anno |
Giorno di chiusura: 25
dicembre e 1 gennaio |
Orari apertura: dalle
9 alle 17 (invernale); dalle 9 alle 18 (estivo) |
Periodo storico:dal
Neolitico all'Alto Medioevo |
Da vedere: la
roccia n. 6 con la rappresentazione di una capanna,
ricostruita a grandezza naturale nel parco |
Il centro
visita si trova
presso il Museo della Riserva, tel. 0364/433465 |
E' possibile
effettuare delle visite
guidate, prenotando al Museo della Riserva,
0364/433465 |
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Per informazioni contattare
il Museo della Riserva, tel. 0364/433465 |
Proiezioni
e lezioni vanno
fissate presso il Museo della Riserva, tel. 0364/433465
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collina di Luine
25047 Darfo Boario Terme
Tel. 348/7374467 |
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Il Parco Comunale di Luine è situato
su una collina sopra Darfo Boario, delimitata dai Fiumi Oglio e
Dezzo. Nell'epoca Quaternaria, dopo lo scioglimento dei ghiacci,
la zona comincia a essere ricoperta da flora alpina, e vede il
passaggio di gruppi di cacciatori nomadi che, a partire dal X
secolo a.C., lasciano sulle rocce le prime incisioni rupestri.
La collina viene poi abbandonata per un lungo periodo, per
essere riscoperta durante il Neolitico, come testimoniato dalla
ripresa delle istoriazioni rupestri. Nel Parco, istituito negli
anni '70, sono proposti tre itinerari diversi attraverso cui si
scoprono le numerose incisioni con scene di caccia, guerra, di
vita quotidiana o aspetti religiosi degli antichi abitanti della
Valle. Pur nella presenza di tutti i periodi istoriativi ha una
netta prevalenza di raffigurazioni dell'età del Bronzo: la
ricchezza di incisioni, temi, composizioni non ha confronti con
altri siti. |
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Periodo di apertura: tutto
l'anno |
Giorno di chiusura: lunedì |
Orari apertura: dalle
9 alle 13 (periodo invernale); dalle 14 alle 18 (periodo estivo) |
Periodo storico: Dal
XII-X secolo a.C. fino all'età del Ferro |
Da vedere: Incisioni
sul tema del labirinto |
Informazioni contattando
il custode del Parco, tel. 348/7374467 o la Pro Loco di Darfo,
tel. 0364/536174 |
per eventuali guide contattare
il custode del Parco, tel. 348/7374467 |
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Museo/Laboratorio didattico d'Arte e Vita preistorica |
Via
Pieve di S. Siro 4
25044 Capo di Ponte
Tel. 0364/42148
Fax. 0364/42148
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Il Museo didattico d'Arte e vita
Preistorica, ideato e realizzato dall'archeologo Ausilio Priuli
per rendere più accessibile e comprensibile la storia e la vita
delle genti alpine e camune preistoriche, è un museo vivo, in
cui si possono ripercorrere le tappe della creatività e
dell'arte dell'uomo. Il Museo svolge anche ricerche
preistoriche, etnologiche e antropologiche, ricerca, rilevamento
e studio dell'arte rupestre, attività didattiche e archeologia
sperimentale. Contiene una ricca collezione di calchi e rilievi
delle rocce istoriate della zona che illustrano l'evoluzione
della civiltà camuna. All'interno si trova anche un laboratorio
archeologico didattico sperimentale, in cui si mostra la
ricostruzione di strumenti e oggetti dell'uomo preistorico e l'Archeodromo,
una ricostruzione di un villaggio preistorico di circa 5000 anni
fa, fatta sulla sommità di una collina rocciosa dominante la
media Valcamonica.
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Periodo di apertura: tutto
l'anno |
Orari apertura: dalle
8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.00 |
Periodo storico: preistoria
camuna |
Da vedere: l'archeodromo,
un villaggio preistorico (5000 anni fa) ricostruito. |
Per
visitatori, gruppi, scolaresche e ogni altro utente è
disponibile un servizio di Animatori culturali e di Guide
ambientali escursionistiche. |
Attività
pedagogico-educative, consone ai programmi
scolastici e organizzabili in funzione delle esigenze
degli insegnanti, sono realizzabili con la presenza
dell'archeologo e di personale qualificato e
specializzato, prenotando e concordando con
Laboratorio-Museo Archeologico didattico (0364/42108)
Per informazioni rivolgersi
al Museo didattico tel. 0364/42148 |
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Archeopark |
Località Gattaro
25041 Darfo Boario Terme
Tel. 0364/529552
Fax. 0364/529552
E-mail: info@archeopark.com
Web: www.archeopark.com
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L'Archeopark è un grande museo
all'aperto, in cui è possibile rivivere il passato degli Antichi
Camuni, immergendosi in un ambiente preistorico ricostruito
scientificamente. All'interno del parco sono state ricostruite
alcune abitazioni in legno su palafitte, simili a quelle di 4000
anni fa, un laghetto su cui navigare con piccole piroghe, una
grotta dipinta e un labirinto di pietra. La vera peculiarità di
questo parco tematico è la possibilità di poterlo vivere,
svolgendo attività probabilmente compiute dagli antichi Camuni:
manipolare l'argilla per costruire vasellame e cuocerlo in
appositi forni sottoterra, lavorare la pietra o i metalli per
ottenere armi e utensili, conciare le pelli e raschiarle,
imparare a prendere i pesci con le mani. Tutte le attività
sono realizzate con l'ausilio di personale specializzato. |
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Periodo di chiusura: da
dicembre a febbraio |
Orari apertura: dalle
9.00 alle 17.30 |
Periodo storico: la
preistoria camuna |
Da vedere: il
villaggio su palafitte, la grotta dipinta, il labirinto
in pietra |
E' presente
un centro visita all'interno del Parco |
per informazioni rivolgersi
alla segreteria dell'Archeopark, tel. 0364/529552 |
le visite
guidate e animate nell'Archeopark
e in Vallecamonica sono realizzate con personale qualificato e
specializzato, prenotando alla segreteria. |
L'aspetto
didattico si
esprime nella possibilità d'immergersi nella vita
quotidiana del passato e di far rivivere antichi gesti
oggi dimenticati; animatori culturali guidano i ragazzi
a svolgere attivita pedagogico-educative in linea con i
programmi scolastici. Le visite d'istruzione sono
organizzate in base alle esigenze delle singole scuole
prenotando e concordando con la segreteria dell'Archeopark.
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Via
Chiesa,
25044 Pescarzo di Capo di Ponte |
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La
Chiesa di Pescarzo è dedicata ai Santi Vito, Modesto e Crescenzo.
Fu edificata nel 1500, la volta è ricoperta da affreschi del
1700. Molto bella una scultura lignea rappresentante il Cristo
Morto, opera della bottega del Fantoni di Rovetta. Una antica
tradizione vuole che, quando nella Val Camonica non piove da
molto tempo e la siccità minaccia i campi, il Consiglio degli
anziani del paese decide di portare in processione proprio la
statua. Sempre secondo antiche leggende è tramandato che prima
della fine della processione, sua sul paese, che sui campi e
lungo i sentieri cadrà la pioggia. |
Informazioni: Parroco di Pescarzo
Orario di Apertura:
orari S. Messe
Da vedere:
Opera lignea del "Cristo Morto" di Fantoni
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Pieve di
S. Siro |
Via
Pieve di S. Siro
25044 Capo di Ponte |
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La Pieve di San Siro è posta su uno
stretto ripiano a strapiombo sul fiume Oglio, in una posizione
dominante la Valle. E' la chiesa più antica della Valcamonica:
studi recenti la fanno risalire al periodo tra l'XI e il XII
secolo, come felice espressione di un romanico lombardo ormai
maturo. La chiesa ha subito alcune trasformazioni durante il XV
secolo, quando è stato costruito anche il possente campanile. La
costruzione, compiuta con conci di pietra locale talvolta
decorati, comprendeva anche un tetto ormai andato perduto
(quello attuale è un rifacimento dei primi del Novecento). |
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L'entrata principale è posta sul lato
sud, perchè la facciata è completamente addossata alla parete
rocciosa; le tre absidi sporgono maestosamente sul precipizio
sottostante. Il portale monumentale è ampiamente decorato con
motivi faunistici e vegetali mentre sui due lati, ai piedi delle
mura, sono posti un leone ed un agnello, simboli di forza e di
misericordia. L'impianto interno è a tre navate, separate da
colonne in marmo di Vezza, e terminanti in tre absidi
affiancate, con una cripta sotterranea. La parete opposta è
occupata da un'imponente gradinata, che serve a coprire la
roccia sottostante. La chiesa era decorata con affreschi ormai
quasi completamente perduti, a parte il meraviglioso
"Crocifisso" del XIV - XV secolo sulla controfacciata. Addossata
alla chiesa c'è una piccola abitazione, forse dimora di un
eremita, chiamata "Cà del Rumita", dalla quale si può accedere
al campanile. |
Periodo di apertura: tutto
l'anno |
Orari apertura: dalle
9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30 da lunedì a venerdì; dalle 9
alle 12 il sabato |
Periodo storico: XI
secolo d.C.
Da vedere: L'architettura
romanica della pieve |
Per informazioni rivolgersi
alla Pro Loco di Capo di Ponte, tel. 0364/42080 |
Per
eventuali guide rivolgersi
alla Pro Loco di Capo di Ponte, tel. 0364/42080 |
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Monastero di San Salvatore |
Via Monastero
25044 Capo di Ponte
Tel. 0364/42080 |
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Il monastero di S. Salvatore
sorge sulle pendici di un monte, dalla parte sinistra
del fiume Oglio, seminascosto dagli alberi, in un luogo
dal fascino misterioso, considerato sacro fin
dall'antichità . Del secolo XI-XII, è un gioiello del
romanico borgognone in Italia, con decorazioni che
denunciano l'influenza francese: equilibratissimo nelle
forme, con il tiburio ottagonale che si erge con la
severità di una torre ingentilito da bifore. L'interno,
a tre navate con transetto e cupola a pennacchi, ha un
abside centrale affiancata da due più piccole e basse.
La copertura originaria è rimasta solo nelle navate
laterali, mentre quella centrale è con volte a crociera.
L'apparato decorativo è molto ricco: si possono ancora
ammirare le sculture del portale e dei capitelli interni
su cui sono incisi rapaci, ippogrifi, sirene e motivi
vegetali; le decorazioni pittoriche purtroppo sono
andate perdute. Il monastero è di proprietà privata a
partire dalla fine del '700. |
Periodo
storico: XI-XII
secolo d.C. |
Da
vedere: L'architettura
romanica della chiesa e l'apparato
decorativo interno |
Informazioni: Pro Loco di Capo di
Ponte, tel. 0364/42080 |
Per eventuali guide rivolgersi
alla Pro Loco di Capo di Ponte, tel. 0364-42080 |
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Parco del Teatro e
dell'Anfiteatro |
via Mosè Tovini
25040 Cividate Camuno |
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Cividate Camuno fu nominata capitale della Valle dopo la
conquista romana della Valle Camonica (16 a.C.)
Come in ogni antica città romana si trovano gli edifici
dedicati allo spettacolo, il teatro e l'anfiteatro. I loro resti
oggi sono visibili nel parco di recente realizzazione e
inaugurato nel 2003.
L'area del parco è corredata da pannelli che illustrano con
testi e immagini i punti salienti del parco.
Al suo interno sono visibili i resti dell'anfiteatro, riportato
interamente alla luce nelle sue strutture perimetrali, e del
teatro, oggi visibile per un terzo del totale.
Il teatro è stato costruito con un grandioso sistema di
terrazzamento della collina dopo la metà del I secolo d.C.
mentre l'anfiteatro, costruito alcuni decenni dopo il teatro, è
struttura piena su terrapieno.
Il parco è attraversato a monte da un lungo acquedotto che
convogliava acqua ai due edifici da spettacolo.
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Periodo storico: I
secolo d.C. |
Informazioni:
Pro Loco Cividatese
tel.0364/341244 fax.0364/313434 (martedì-giovedì-venerdì
9-13)
cell. 338/4198018 - 339/4351814 |
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Il Santuario della Via Crucis
conserva le 14 stazioni di un capolavoro dell'intaglio ligneo
del '700: le cappelle sono raccolte ai lati di una scalinata, a
custodire un unico edificio la cui facciata dà sulla piccola
piazza di Cerveno. Le stazioni sono composte da gruppi scultorei
in legno e gesso per un totale di 198 statue, in gran parte
opera dello scultore Beniamino Simoni da Saviore, completate fra
il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII, IX, X sono state completate
dai nipoti del Fantoni, mentre la XIV è dell'artista milanese
Selleroni (quella originale del Simoni è conservata nel Duomo di
Breno). Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e dei
fratelli Corbellini. L'entrata abituale al Santuario avviene
attraverso la porta principale della chiesa parrocchiale, che si
apre di fronte alla prima cappella; la altre stazioni seguono
sul muro settentrionale in discesa e poi risalgono sul lato
opposto fino alla grande cappella della Deposizione, situata sul
fondo dell'edificio stesso.
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Periodo di apertura: tutto
l'anno
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Orari apertura: dalle
8 alle 12 e dalle 14.30 alle 17
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Periodo storico: XVIII
secolo d.C. |
Da vedere: Le
14 Stazioni lignee della Via Crucis |
Per informazioni contattare
la Parrocchia di Cerveno, p.zza Roma 6, tel. 0364/434014 |
Eventuali guide si
possono avere prenotando presso la Parrocchia, tel. 0364-434014
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Sopra il
parcheggio di Pescarzo (Mt 614) ci si immette su una mulattiera
di campagna, dapprima cementata e poi acciottolata che si segue
verso destra. Dopo poco si supera un bivio caratterizzato da una
piccola croce di ferro e, mettendosi sulla destra, si giunge ad
un successivo incrocio con Santella Votiva, dove si tiene sempre
la destra. Si prosegue quindi per un bellissimo percorso tra
verdi prati terrazzati con splendidi scorci panoramici, in
particolare sulla dolomitica Concarena e sul Pizzo Badile
Camuno. Qui, in prossimità di alcune baite, la stradicciola si
biforca; si abbandona quindi il sentiero principale che discende
a destra nei secolari castagneti di "Cunvai" e si imbocca quello
che sale sulla sinistra, in un bosco misto di latifoglie con
qualche raro larice, dove compaiono anche diversi esemplari di
ciclamino e di elleboro.
Dopo aver incontrato un
sentiero che si immette da sinistra sull'itinerario, si continua
sul percorso semipianegiante e, dopo aver superato un gruppo di
cascine con dei grossi castagni, si imbocca il viottolo che
scende dolcemente sulla destra proseguendo poi mantenendo sempre
la sinistra.
Si passa, sempre con
comodo percorso, su alcuni lastroni strapiombanti con ampia
vista sulla Valle Camonica e subito dopo è possibile vedere le
rocce di Plà d'Ort (Mt 900), che presentano evidenti incisioni
rupestri.
Per il rientro a
Pescarzo si ritorna per un tratto lungo il medesimo sentiero
fino ad incrociare sulla sinistra un altro sentiero (con segni
gialli) che, scendendo ripidamente, raggiunge la mulattiera
sopra la località Cunvai e in leggera salita tenendo la destra,
passando tra cascine e castagneti, si raggiunge la mulattiera
percorsa in andata e si ritorna a Pescarzo.
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Dislivello: mt 400 |
Tempo:
ore 2 |
Difficoltà: E |
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PESCARZO – BAITA ISEO
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Dal parcheggio di Pescarzo
di Capo di Ponte (mt.614), percorrendo strette viuzze ci si
porta nella parte alta del paese a un bivio con fontana. Si
prende a sinistra (segnaletica per Rifugio Baita Iseo e sentiero
delle Orobie) proseguendo in salita lungo la carrareccia fino ad
un successivo bivio (baita con affresco). Si procede ancora a
sinistra sulla stradina che poco oltre si biforca e tenendo
sempre la sinistra si scende lungo il sentiero, si attraversa il
torrente Clegna su un ponticello di ferro detto “Ponte delle
capre”, dal quale risalendo nel bosco si arriva alla strada
asfaltata che sale da Ono S.Pietro.
Si prosegue a destra fino a
50 mt. circa oltre una caratteristica santella. Su un’ampia
curva (segnaletica) si sale per mulattiera seguendo i segni
bianchi e rossi. All’altezza di un gruppo di baite la mulattiera
diventa sentiero e, proseguendo nel bosco, si raggiunge il
rifugio Baita Iseo (mt.1335), da cui è possibile effettuare
varie escursioni verso la Concarena.
Il ritorno si effettua
dallo stesso percorso.
Dislivello: m. 800
Tempo: ore 4
Difficoltà: E
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Località castello
25040 Cimbergo (Bs)
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Il Castello di Cimbergo
sorge su uno spuntone di roccia appena fuori dall'abitato.
Dell'antica costruzione a pianta pentagonale irregolare, restano
oggi parti delle mura merlate, costruite in conci di pietra
Simona e mattoni, l'apertura principale con la volta a sesto
rialzato e alcune finestre. Il castello, come testimonia la
posizione in cui è sorto, era probabilmente una roccaforte di un
feudo vescovile durante l'epoca delle lotte tra Guelfi e
Ghibellini. Dell'interno, probabilmente a due piani, non resta
praticamente nulla. |
Periodo di apertura:
tutto l'anno |
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Accesso da Piazza Gen.
Ronchi
25043 Breno (BS)
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Il castello di Breno non è
soltanto un luogo suggestivo, ma un monumento ricco di storia.
ciò che si vede non è il realtà un castello, ma un complicato
tessuto di costruzioni edificate in secoli diversi per scopi
diversi. E' nato come un insieme di palazzi e torri al tempo di
Federico Barbarossa (1100-1200) ed è stato poi trasformato in
roccaforte militare all'epoca della Repubblica di Venezia (1400
- 1500). Il castello come lo vediamo oggi, però, ricopre in
parte resti di testimonianze preistoriche, che mostrano come la
collina, sede degli edifici, fosse una località privilegiata di
insediamento già a partire da 8/9000 anni prima di Cristo.
Le costruzioni sono
ormai parte integrante della collina, ne dominano e ne chiudono
la cima, accentuandone le forme naturali. |
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Periodo di apertura:
estivo, negli altri periodi è aperto su richiesta contattando la
Pro Loco di Breno, tel 0364 22970 |
Orari di apertura:
dalle 10:00 alle 24:00 |
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IMMAGINARTI A PESCARZO MOSTRA DI ARTIGIANATO |
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Oltre alla sagra del
Ferragosto Pescarzese che, tra folklore, piatti tipici e
cronoscalate in bici si svolge nei tre giorni di ferragosto, la
manifestazione più interessante è la Mostra Mercato che si
svolge nella settimana a cavallo tra luglio e agosto,
all'interno di stalle e cantine preparate per l'occasione,
dedicata ai più vari prodotti di artigianato in legno, ferro
battuto e pietra. |
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